PFP – PROGETTI FORMATIVI PERSONALIZZATI CON BUDGET EDUCATIVI
Il Teatro delle Forme è capofila del progetto PFP (Progetti formativi personalizzati con budget educativi) per il nodo territoriale di Torino. Il progetto è orientato al contrasto dell’abbandono scolastico e della povertà educativa minorile e prevede interventi di personale qualificato in una serie di Istituti Scolastici di Istruzione Superiore della città per la realizzazione di percorsi didattici laboratoriali, finalizzati alla creazione partecipata di una trasmissione radiofonica.
E’ un Progetto selezionato dall’Impresa Sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, all’interno del “Bando Adolescenza”.
Coniugare lo sviluppo di un territorio e la sua coesione sociale con la cura dei sogni e delle ambizioni degli adolescenti attraverso il dialogo continuo tra scuole, Terzo Settore e i Nodi territoriali affinché ci sia una sola “comunità educante”.
Mettendo al centro un territorio che si evolve dentro i sogni degli adolescenti è possibile immaginare di combattere questa condizione gravissima di povertà educativa a cui sono condannati tanti ragazzi soltanto perché hanno meno chances dei loro coetanei. Col Budget Educativo si intende dare ai ragazzi e ai loro gruppi-classe la libertà di scegliersi una nuova chance, un percorso alternativo, integrato con il piano educativo scolastico. Ma, al tempo stesso, con il PFP si intende fare in modo che la Comunità educante “cambi” il territorio, avvicini lo sviluppo locale ai bisogni reali di crescita degli adolescenti.
Obiettivo generale è quello di ampliare e migliorare le opportunità educative per gli adolescenti di specifici territori visti come attori dello sviluppo umano sostenibile, attivando i Coordinatori didattici degli Istituti scolastici coinvolti e i Co-gestori locali del PFP, seguendo il percorso degli obiettivi dell’Agenda 2030.
Obiettivo territoriale è ridurre i malfunzionamenti locali della società che mettono in difficoltà gli adolescenti, impediscono ad alcuni di frequentare regolarmente la scuola o li emarginano in circuiti speciali programmando ricerche di intervento specifiche e collegando le attività scolastiche con le opportunità educative sul territorio per gli adolescenti e rendendole più interessanti e attraenti. Tutte queste azioni saranno di «preparazione del
terreno» ma anche di fortificazione dell’infrastruttura sociale che potrà essere sostenuta con i Budget Educativi. Il Progetto si basa, dunque, sull’uso di Budget Educativi, pratica mutuata dai Budget di salute, che serviranno a finanziare i Piani Educativi per l’Adolescenza. Il passo veramente
innovativo è proprio qui: le scuole si formeranno affinché adottino un Progetto Formativo. Personalizzato sullo studente in difficoltà, ma facendo in modo che quel Budget Educativo possa essere un budget di classe e non per il singolo ragazzo vulnerabile, un “capitale sociale” per creare coesione sociale.
Il Teatro delle Forme realizza i suoi laboratori in collaborazione con alcuni istituti scolastici torinesi, tra gli altri gli Istituti di Istruzione Superiore “Bosso-Monti” e “Sella-Aalto-Lagrange”, con un percorso formativo di venti ore per singola classe. Gli studenti sono invitati a “prendersi cura” di alcune parole, attraverso incontri interattivi in classe e giornate di studio presso la sede del Fondo “Tullio De Mauro”, in un confronto costante tra i nostri formatori, gli studenti e i loro docenti. Agli studenti sono forniti gli strumenti per realizzare un podcast radiofonico: dalla creazione dei contenuti con la formazione di un gruppo di redazione, alla scelta dei brani musicali, all’insegnamento delle regole base per una buona dizione. Il risultato del lavoro di ciascuna classe è poi trasmesso dal canale radiofonico TradiRadio.
Durante la chiusura delle scuole a causa dell’emergenza sanitaria il Teatro delle Forme ha realizzato, in collaborazione con la Rete Italiana di Cultura Popolare, un’attività a distanza per continuare a comunicare con gli studenti. Con molti ragazzi “dispersi” è stato ricucito un dialogo che ha permesso di conoscere la loro situazione in isolamento, di fornire un supporto per lo studio, di poter esprimere le proprie passioni e di condividere i brani musicali preferiti attraverso il canale della webradio.