Juve Napoli 1-3 La presa di Torino

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Dal testo di Maurizio De Giovanni
Con Antonio Damasco
Regia Antonio Damasco

9 Novembre 1986: l’occasione per quattro amici e  tifosi partenopei di assistere ad una di quelle partite del campionato nazionale che hanno fatto storia, in una sorta di rivendicazione sociale e culturale, ma anche la metafora per un rinnovato rapporto padre-figlio

Un racconto, per immagini intime e collettive, di quando una partita di calcio poteva rappresentare la rivincita di una intera classe sociale e dove lo stadio è teatro di uno spazio altro, quando i ruoli, le convenzioni e le maschere del quotidiano possono essere gettate, per lasciare posto a quegli incontri che nella vita reale difficilmente si realizzerebbero. Un luogo dove era consentito a due uomini, uno piccolo ed uno grande, incapaci di dirsi “ti voglio bene”, di abbracciarsi e ridere insieme.

Juve-Napoli è un viaggio vero e metaforico, la storia di un’Italia, non troppo passata, fatta di migrazioni, di lingue nascoste, mansarde affollate e nuove identità. Dove, con il vivacissimo testo di Maurizio De Giovanni, scrittore napoletano, Antonio Damasco, anch’egli di origini partenopee, dedica un riscatto comico-poetico ad un padre emigrato da Napoli alla FIAT, per rispondere con una risata a distanza di 40 anni, a quei cartelli che riportavano la scritta “non si affitta ai meridionali” che offesero i suoi occhi.

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