Tratto dalle fonti popolari della tradizione italiana che ispirò “ Romeo e Giulietta” di Shakespeare. Balconi, finestre e maschere per una festa di piazza, l’Italia “degli staterelli e dei campanili”, dove tanto le radici dell’odio quanto quelle dell’amore si nutrono della stessa terra
Toccami – Giuda – Privata dell’ausilio della vista, la percezione dell’arte, ed il suo intrinseco anelito all’assoluto, avverrà attraverso la percezione tattile, attraverso gusti e odori, nonché dai suoni che scaturiscono da ciascuna opera, per quello che è e per quello che richiama e rappresenta. Solamente alla fine gli spettatori/attori potranno confrontare la propria esperienza con la visione dell’opera, finalmente svelata.
Le voci del Riso – Una storia d’acqua, dove il ritmo del lavoro non permette la parola, se non quella cantata…fino alla “curmaia, la festa offerta dai “padroni” alle mondine, con vino , cibo e balli a volontà
O cotta o cruda. Duello culinario all’ultimo sugo . Commistione fra teatro, cibo ed eros. Due uomini si contendono la stessa donna a colpi di piatti cucinati in scena appositamente per lei (e per il pubblico).